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Due tipi di acquario "a colonna"

Per avere l' "effetto Sole" necessario alla vita in acquario ci affidiamo a due o quattro lampade fluorescenti a seconda di quanto le terremo accese (meglio comunque 4 per sopperire a eventuale mal funzionamento di qualcuna). Saranno del tipo Gro-Lux e True-Lux di 25 Watt che, lunghe 90 cm e tenute da clip di perpex a pochi centimetri dalla superficie dell'acqua, distribuiranno la luce per tutta la vasca in modo uniforme. I fili elettrici, con guaine inalterabili, passeranno in tubi di plastica incollati sul bordo interno della vasca per evitare pericolosi penzolamenti, mentre cappucci di gomma e collante al silicone impermeabilizzeranno i collegamenti alle lampade.

I pezzi del filtro sono: lastra di perpex opaco (nero) 40x40 cm di 5 mm di spessore, forata in alto a sinistra per fare entrare l'acqua e con due fori più in alto a destra per far passare i tubi della pompa e dello schiumatoio che reimmetteranno l'acqua depurata nella vasca; due lastre di vetro di 5 mm di spessore di 18,5x36 cm e una di 18,5x32 per creare le camere come è visualizzato sopra.

L'acquario:

costruzione e manutenzione

Costruirsi da soli un acquario è un'impresa facile che, oltre a farcene comprendere bene la funzionalità, ci farà risparmiare, e molto. Una vasca della capienza di 180-200 litri è quella che ci interessa sia per l'abitabilità dei pesci sia per mantenere un corretto equilibrio biologico. I cristalli di 1 cm di spessore hanno le seguenti dimensioni: 2 lastre di cm 120x40, 2 lastre di cm 40x40, 1 lastra di cm 120x42.

La vasca è tutto-vetro con le lastre saldate da collante siliconico inalterabile dall'acqua marina posato con uniformità lungo i bordi e rinforzato all'interno. 

La freccia indica l'esatta posatura del collante

LA VASCA

 

Sulla base (120x42) si porrà una fiancata e le due lastre laterali, si inserirà il filtro e si completerà con l'altra fiancata. Nelle seguenti illustrazioni Ã¨ indicata la sequenza dell'incollaggio.

Piano and Ocean - TheHonestGuys
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Pianta del filtro

Le frecce indicano il percorso dell'acqua nel filtro

 

Sacrifichiamo circa trenta litri della vasca per il filtro, indispensabile per mantenere l'acqua pulita e priva di nitrati e nitriti, veleni per i nostri ospiti. La corrente creata dalle due pompe ad immersione obbliga il  passaggio dell'acqua nelle camere del filtro dove sono alloggiati i materiali filtranti (cannolicchi e blocchetti di ceramica, lana di vetro, gusci di vongole, corallo) nei quali è insediata la flora batterica che fagocita le impurezze. 

IL FILTRO

Schiumatoio

Capacità in litri del filtro in rapporto alla quantità d'acqua da rigenerare

L'illuminazione

Clips reggilampade in perspex

Guaina proteggifili in materiale gommoso

Nocturno - Chopin
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IL RIVESTIMENTO

Per il rivestimento della vasca ogni idea è buona, colori e forme sono a piacere ma l'importante è l'uso di materiali resistenti all'acqua marina. Il perpex s'è rivelato adatto e di facile applicazione per le fiancate; il coperchio, apribile con cerniere in plastica, si può fare di truciolato bilaminato bordato di 0,5 cm e all'interno bianco per riflettere la luce.

Come sarà la lastra di perspex frontale

Beccuccio del collante che fuoriesce già in strisce di circa un centimetro

Disposizione dei materiali filtranti ed apparecchiature all'interno del filtro

Sopra, a destra, si vedono i cannolicchi di ceramica, la pompa ad immersione sopra la lana di vetro e i gusci di vongole, mentre nell'ultima camera c'è lo schiumatoio  (foto e schema a sinistra) che, collegato ad un aereatore, con una colonna di bollicine (schiuma) spinge in alto, raccogliendole nel bicchierino estraibile, le impurezze più minute non trattenute precedentemente.

L'acqua marina

L'acqua marina ideale è quella naturale, essa è infatti completa chimicamente. Ma poiché solo a pochi è consentito avervi spesso accesso ci orienteremo verso l'acqua marina artificiale, che può sostituire degnamente quella naturale. Riempiamo, quindi, la nostra vasca fino a 8-10 cm dal bordo superiore e metteremo a sciogliere il giusto quantitativo di sali, quando non ne vedremo più tracce evidenti useremo un densimetro per misurare la densità dell'acqua salata. Ricordiamo che nel Mediterraneo la percentuale di salsedine va da 35 a 38 per mille, che corrisponde sul nostro densimetro ai valori di densità 1025-1027. 

Densimetro

Conviene ottenere e mantenere sempre il valore minimo di densità in quanto l'acqua riesce a trattenere più ossigeno e in quanto oltre una certa concentrazione può diventare pericolosa. Allora, quando sarà necessario aggiungeremo acqua temperata di rubinetto e vedremo se apportare o no altre dosi di sali, già disciolti a parte. Anche il cambio di parte dell'acqua, circa un terzo, è utilissimo per rigenerare acqua ormai vecchia o quando qualche grave causa ne richieda la necessità.

Nell'acqua marina naturale esistono alcuni elementi che in quella artificiale mancano. Questi elementi non sono indispensabili, comunque se decidiamo di averli nel nostro acquario, in commercio esistono confezioni di oligoelementi. La nostra esperienza ci ha sconsigliato di abusarne in quanto possono risultare altamente tossici.

Il pH inizialmente avrà valori bassi (7,6-7,8) ma non dobbiamo preoccuparcene perché, col "maturare" dei processi biologici, tenderà a salire fino ad attestarsi sui valori 8-8,4. Qualora ci si accorge che il valore del pH si abbassa pericolosamente, sicuri risultati si ottengono con il parziale cambio dell'acqua cui, però, deve seguire la ricerca della causa che ha causato la condizione negativa.

La densità varia al variare della temperatura

Abbiamo già detto della temperatura realtiva ai nostri mari, che, mediamente, ha valori temperato-freddi e ciò può far apparire inattuabile un acquario marino mediterraneo nelle nostre case senza il costosissimo marchingegno per il raffreddamento dell'acqua. Se così fosse, è ovvio che non saremmo qui a parlarvene. La maggior parte della fauna e della flora del Mediterraneo, infatti, è robusta ed eteroterma e bene si adatta alla variazione graduale delle condizioni ambientali.

Ecco, inoltre, alcuni accorgimenti per evitare l'innalzarsi eccessivo della temperatura nei mesi estivi: si scelga il punto della camera più fresco ed in ombra per la collocazione dell'acquario; si lasci, nelle ore notturne, il coperchio alzato. Ottimo per i pesci (e per noi!) l'utilizzo di un condizionatore nella stanza.

Sacchetto di sali di scorta, con pasticche di ossigeno e confezione di oligoelementi

L'allestimento

Per allestimento intendiamo tutto ciò che occorre per formare lo scenario del nostro piccolo quadro vivente. Il fondale sarà ricoperto da 3-5 cm di sabbia marina: basta raggiungere una nostra spiaggia, scegliere un punto meno sporco, raccogliere un buon quantitativo di sabbia (o pietrisco), lavarla a casa accuratamente in un recipiente pulito e, durante questa operazione, togliere parte del ferro con una o più calamite per avere la sabbia più bianca e meno pericolosa chimicamente. A mano a mano che avremo le piccole quantità di sabbia pulita le deporremo nell'acquario facendole adagiare uniformemente su tutta la superficie del fondo.

In questo strato di sabbia, poi, collocheremo le varie pietre "vive" in modo da riprodurre l'habitat marino, disponendole in costruzioni solide con le basi ben insabbiate e con nascondigli, passaggi, etc. simili alla realtà. Le rocce, però, è bene introdurle nell'acquario solo dopo che esso sarà "vivo": quando, cioè, comincia a vedersi una prima peluria di alghe verdi. E, di solito, non passano molte settimane (da due a quattro) per vederle sostituirsi alle prime marroni.

Tipi di sabbia per il fondale. Da sinistra, sabbia silicea, granitica, corallina e comune

FASI DI AVVIO

Riassumiamo ora schematicamente le varie fasi per avviare un acquario:

a) disporre i materiali filtranti nelle "camere di scorrimento", le pompe, lo schiumatoio e la pietra porosa nella quarta camera del filtro;

b) riempire la vasca d'acqua potabile fino a 8-10 cm dall'orlo superiore segnato dalla lastra frontale di perspex;

c) sciogliere nell'acqua i sali marini;

d) creare il fondale sabbioso;

e) mettere in funzione il filtro (attivando solo le pompe e la pietra porosa);

f) accendere le lampade e lasciarle accese per una durata non inferiore alle otto ore del giorno;

g) lasciare che si formino le prime alghe di colore rossiccio-marrone e attendere che a queste si sostituiscano le alghe verdi.

 

A questo punto il nostro acquario è avviato e pronto per ospitare la vita marina e, quindi, anche le pietre "vive". Le abbiamo denominate in tal modo in quanto sono sede di minuscoli animali e microorganismi, alghe e spirografi, etc. che le rendono indispensabili per la riproduzione effettiva del mondo sommerso.

 

Comunque, tutto ciò che vorremo introdurre in vasca non vivo, che non sarà mai metallico o decomponibile, deve essere sottoposto alla totale sterilizzazione, utilizzando acqua bollente o soluzioni chimiche, specie per quanto riguarda i coralli e le conchiglie.

 

 

 

"Pietra viva"

Rêverie - Debussy
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gli accessori

Accenniamo, infine, al corredo di accessori indispensabili per la conduzione e manutenzione del nostro acquario.

a) Un termometro per il controllo della temperatura dell'acqua. Ve ne sono ad immersione in vetro ed un particolare tipo (digitale) che esteticamente e funzionalmente preferiamo, che è autoadesivo e va collocato all'esterno. Al mutare della temperatura i numeri appaiono più vivi nei loro colori dandocene l'immediata lettura.

b) Un densimetro o idrometro per la misurazione della densità dell'acqua.

c) Per accertare i valori del pH esistono parecchie soluzioni: speciali cartine che immerse nel campione d'acqua da esaminare si colorano di tinte differenti a seconda dell'acidità o della basicità dell'acqua; liquidi specifici per la misurazione del pH, ecc... Per quanto ci riguarda conviene spendere il meno possibile e le cartine sono più che sufficienti.

 

d) Due aereatori per attivare lo schiumatoio e per ossigenare l'acqua per mezzo della pietra porosa. Esistono molteplici modelli più o meno costosi. Poiché, però, questi apparecchi dovranno lavorare molto, è bene che non siano scadenti o poco potenti. Specie quello che dovrà servire lo schiumatoio dovrà essere potente e possibilmente con due uscite d'aria indipendenti. Generalmente essi sono provvisti di gommini di ricambio che con facilità, seguendo lo schema allegato, potremo sostituire ogni volta che vedremo diminuire l'intensità del pompaggio dell'aria. Acquisteremo anche un paio di metri di tubo in plastica trasparente e morbida per gli allacciamenti.

e) Un aspirarifiuti indispensabile per la pulizia del fondo. Anche di questi ve ne sono molti tipi. Ci siamo trovati bene con uno tutto di plastica che collegato all'aereatore, per effetto della turbolenza dell'aria che tende a salire, aspira agevolmente i rifiuti e li convoglia in un sacchetto di stoffa il quale trattiene lo sporco e lascia filtrare l'acqua depurata facendola ricadere nuovamente nella vasca; basta poi liberare il sacchetto dai rifiuti e sciacquarlo con acqua corrente di rubinetto.

Coralli morti che, inseriti in acquario, presto si ricoprono di alghe

Termometri e densimetri

Piccolo corredo per il controllo chimico dell'acqua

Gommini di ricambio per aereatore

f) Due pulisci-vetro per liberare il cristallo anteriore da alghe e sporcizia. Uno del tipo a calamita ed uno a mano per arrivare negli angoli più inaccessibili. E' importante che non abbiano parti in metallo che ossidandosi provocherebbero forte inquinamento. Quello a mano potrà avere una lama, tipo da barba, che dovrà essere di acciaio inossidabile e dovrà essere pulita e asciugata ogni volta dopo l'uso.

g) Due retini per catturare i pesci; anch'essi tutti di plastica e con almeno dieci-quindici cm di lato.

h) Un sacchetto di sali di scorta per la composizione di nuova acqua marina.

i) Non abbiamo accennato agli ozonizzatori e alle lampade a radiazioni ultraviolette in quanto sono due apparecchiature decisamente superflue laddove si prevengono gli incidenti e si ha una buona cura nella conduzione dell'acquario. Anzi, a volte, specie per gli ozonizzatori, si rischiano conseguenze più dannose che benefiche.

Aspirarifiuti

Arnesi  di pulizia e di manutenzione

Accessori per lampade, aereatori, ecc.: ventose clips, deviatori, tubi e "gomiti" di raccordo

Aereatore

Due tipi di pulisci-vetro

(a calamita e meccanico)

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