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LABRIDI:

vasta famiglia assai interessante per l’acquariofilo comprende abitatori delle coste rocciose multiformi e policromi dalle modeste dimensioni. I generi del Mediterraneo sono sette con circa venti specie.

Il Labrus bimaculatus (Labro pavone) ha colori stupendi e se non fosse per la sua spiccata aggressività sarebbe un ottimo ospite.  Il Labrus turdus (Tordo di mare) dai colori verdi-giallastri è anch’esso aggressivo e prepotente, ma uno o due di taglia piccola non disturbano tanto la pace dell’acquario.

Il Coris (Donzella) è il pesce ideale per l’acquario. E’ ermafrodita ed è denominato giofredi quando è femmina e nei periodi, anche lunghi, in cui diventa maschio, acquista una bellissima livrea, julis. Sono pesci assai mobili, colorati e divertenti. Il giorno sono quasi sempre in giro per la gioia dell’osservatore setacciando ogni angolo alla ricerca di cibo e riconoscendoci ci si avvicinano quasi a festa. Di notte usano sprofondarsi nella sabbia e nascondersi totalmente alla vista e questo avviene anche di giorno, nei primi giorni, finché non si ambientano. Mangiano di tutto non disdegnando neanche cibi secchi di origine animale. La loro cattura è molto facile: con retini per i subacquei e con lenza; basta, in quest’ultimo caso, avere l’accortezza di usare un amo abbastanza grosso e privo dell’ardiglione in quanto tendono ad ingoiare totalmente amo ed esca e difficilmente sopravvivono dopo il nostro faticosissimo intervento per estrarre l’amo.

Il Thalassoma pavo (Donzella pavoniana) è forse il più bello dei pesci mediterranei che ogni acquariofilo aspira ad avere tra i suoi ospiti. Anche il Thalassoma come il Coris è ermafrodita proterogino, ma sia quando è femmina che quando diventa maschio i suoi colori sono stupendi. Lo si incontra più spesso nei mari meridionali e di solito in piena estate. La sua cattura è tuttaltro che facile. Si possono usare reti o nasse invogliandolo a mangiare ricci spaccati. Con la lenza raramente avviene la cattura in quanto sono sospettosissimi e molto furbi; anche per il sub è molto problematico prenderne uno. Ma se saremo pazienti godremo della sua presenza in acquario a lungo, in quanto si adatta benissimo alla cattività non presentando difficoltà per il cibo ed essendo molto resistente alle malattie e al cambio della temperatura. Già due soli di essi riempiono un acquario, preoccupandoci però di cibare entrambi in quanto il più prepotente potrebbe non far arrivare mai il cibo all’altro facendolo morire letteralmente di fame.

LAMELLIBRANCHI:

(o Bivalvi o Pelecipodi) classe dei Molluschi, hanno una conchiglia con due valve incernierate fra loro da forti muscoli articolati poderosamente dall’animale. Vi sono specie che vivono infossate nella sabbia ed altre che nuotano a reazione espellendo l’acqua. Si trovano facilmente in mare ed anche nelle pescherie dove faremo attenzione che siano vivi prima di introdurli in acquario, assicurandoci che le due valve siano ben serrate. I Pectinidi nuotano per reazione all’espulsione dell’acqua, sono animali abbastanza grandi con valve più o meno colorate e, senza dubbio, buoni ospiti del nostro acquario.

LATTERINO:

della famiglia degli Aterinidi, vive sia in mare sia in acque dolci. Ve ne sono circa 150 specie ma non hanno molta importanza acquariologica.

LECCIA:

LORICATI:

MEDUSA:

MENIDI:

vedi Carangidi.

vedi Placofori.

vedi Idrozoi e Scifozoi.

vedi Menola.

Sarago (Diplodus sargus)

MENOLA:

della famiglia dei Menidi cambia colorazione a seconda dell’età e del sesso: per lo più è predominante il tono argenteo. La Spicara vulgaris (Menola comune), la S. alcedo (Menola schiava), La Maena vulgaris, sono generi di questa famiglia che vivono tra le praterie di Posidonie e in fondali fangosi. Non raggiungono grandi dimensioni e possono essere ospitati in acquario. Ben si adattano alla cattività e non hanno particolari esigenze di alimentazione.

MERLUZZO:

MITILI:

(Nasello, Potassiolo) della famiglia dei Gadidi non presentano interesse acquariologico ma solo economico-alimentare.  

o Cozze (Mytilus galloprovincialis); contribuiscono biologicamente al filtraggio e depurazione dell’acqua trattenendo le impurità più minute, alghe e batteri microscopici. Vedi Lamellibranchi.

MOLLUSCHI:

con altre 70.000 specie viventi si suddividono in: Placofori o Loricati con conchiglia articolata in otto pezzi, Gasteropodi con conchiglia in un solo pezzo, Scafopodi con conchiglia ricurva e affusolata, Lamellibranchi (o Bivalvi o Pelecipodi) con conchiglia a due pezzi (valve), Cefalopodi con conchiglia interna (Seppia) o senza conchiglia.

MORMORA:

MUGGINE:

vedi Sparidi.

vedi Cefalo.

Mormora

MULLIDI:

(Mullidae o Triglie) grande famiglia di pesci prevalentemente tropicale nel Mediterraneo è presente con solo sei specie, ma due sono le più numerose che popolano i fondali sia rocciosi sia melmosi che setacciano instancabilmente alla ricerca di cibo. Il Mullus barbatus (o Triglia di fango) e il Mullus surmuletus (Triglia di scoglio) sono pesci sospettosissimi e la loro cattura generalmente avviene con reti. E’ possibile tenerli in acquario anche se si deve avere molta precauzione nel trasporto, in quanto sono pesci timidissimi e potrebbero morire di spavento. Accettano subito qualsiasi tipo di cibo ma purtroppo dopo alcuni mesi essi deperiscono e muoiono, comunque le loro caratteristiche di simpatici pulisci fondo dai colori sgargianti invogliano sempre a tentare di farli vivere in acquario.

MURENA:

NASELLO:

NUDIBRANCHI:

OCCHIATA:

OFIURE:

vedi Anguilla.

vedi Merluzzo.

vedi Gasteropodi.

vedi Sparidi.

vedi Ofiuroidi.

Occhiata

Murena mediterranea

OFIUROIDI:

classe degli Eleuterozoi (Echinodermi); sono stelle marine (Ofiure), sul marrone scuro con cinque lunghe e serpeggianti braccia, che ben si adattano alla vita in acquario. Si possono catturare sotto i sassi a pochi centimetri di profondità, prendendole direttamente con le mani. Sono stelle velocissime e, dopo un po’ di adattamento, vagano per tutto l’acquario in cerca di cibo. Rigenerano rapidamente gli arti che perdono accidentalmente e non danno alcun fastidio agli altri ospiti dell’acquario.

OLOTUROIDI:

classe degli Eleuterozoi (Echinodermi); comprendono i cosiddetti Cetrioli di mare. Sono animali a forma cilindrica bitorzoluta e allungata. I colori delle Oloturie mediterranee vanno dal marrone al grigio al nero al giallastro. Rivestono scarso interesse acquariologico per il loro aspetto amorfo e poco attraente e  per le poche esperienze cui sono state oggetto. Fatene voi...

Ofiura

ORATA:

PECTINIDI:

PAGELLO:

PAGRO:

OPISTOBRANCHI:

PAGURO:

PELECIPODI:

PERCHIA:

vedi Scienidi.

sottoclasse dei Gasteropodi.

vedi Sparidi.

vedi Sparidi.

vedi Sparidi.

vedi Crostacei.

vedi Lamellibranchi.

vedi Lamellibranchi.

vedi Serranus.

PEPERONCINO:

Triptrygion tripteronotus. Piccoli pesci dai colori vivaci e simpatici abitatori di anfratti rocciosi che ricalcano il comportamento delle consorelle Bavose (vedi), non sono adatti però alla vita in acquario poiché è assai arduo il loro nutrimento per la mancanza di microfauna di cui solo si cibano.

PESCE AGO:

PESCE BALESTRA:

PESCE DEL RE:

vedi Cavalluccio marino.

vedi Blastidi.

vedi Labridi.

PESCE LUCERNA:

o Pesce Prete (Uranoscopus scaber), della famiglia degli Uranoscopidi, vive affondato nella sabbia in attesa della preda. Dietro il capo ha robuste ed acuminate spine velenifere particolarmente pericolose anche per l’uomo, quindi se ne sconsiglia il mantenimento.

PESCE PAPPAGALLO:

PESCE PILOTA:

vedi Scaridi.

vedi Carangidi.

PESCE SAN PIETRO:

della famiglia degli Zeidi preferisce vivere in acque profonde, quindi è inadatto ad un acquario normale.

PESCE VOLANTE:

della famiglia degli Exocetidi è caratterizzato dalle pinne pettorali molto sviluppate che gli permettono salti e voli fuori dall’acqua anche per quasi centro metri. Da ciò l’impossibilità di ospitarlo in acquario.

PIANTE MARINE:

vedi Posidonia.

Anche la vita vegetale è di scena nell'acquario mediterraneo: ecco la Halimeda tuna

PLACOFORI:

classe dei Molluschi; la sottoclasse dei Chitoni è reperibile facilmente in acqua molto bassa, generalmente sotto piccole pietre. In acquario si adattano benissimo e, anche se a volte si nascondono per un lungo periodo, sono ottimi pulitori del fondo e delle pareti. Il Chiton olivaceus raggiunge i 3-4 cm.

POLMONATI:

POLPO:

sottoclasse dei Gasteropodi.

Octopus vulgaris, vedi Cefalopodi.

Polpo

POMACENTRIDI:

famiglia comprendente il Chromis chromis (vedi Chromis) unica specie mediterranea.

PORIFERI:

POMODORO DI MARE:

vedi Antozoi.

vedi Spugne.

POSIDONIA:

come la Zostera e la Cymodocea, è una cormofita, quindi è una pianta ben differenziata in radici, fusto e foglie. La prateria di P. è caratteristica nei fondali a leggero declivio sabbiosi e fangosi. In acquario, purtroppo, deperisce e muore per la mancanza di un adeguato fondale vario e profondo dove attecchire e da dove trarre alimento. Anche altri tipi di piante-alghe subiscono la stessa sorte in acquario e per cause diverse, come essere alimento per alcune specie di pesci (Sarago, Cefalo, Mormora, etc.). La Caulerpa, più resistente delle altre, meglio si presta alla vita in acquario solo che il trapianto deve essere fatto con accortezza e delicatezza: di colore verde scuro, con segmenti tondeggianti è impiantata in una zolla sabbio-melmosa che sarà necessario asportare insieme alla piantina per poi ricoprirla con la sabbia dell’acquario. Si può provare ad allevarla in più esemplari, seguendo però le prime fasi d'adattamento: al primo sintomo di deperimento (in genere può avvenire dopo la prima settimana) togliamola immediatamente dalla vasca in quanto, morendo, potrebbe arrecare seri danni biologici. La Halimeda tuna, la cosiddetta “Insalata di mare”, e tanti altri tipi di alghe arroccate al substrato roccioso, possono essere trapiantati in acquario, asportando anche il substrato su cui sono impiantate le loro radici. L’operazione è abbastanza complicata perché si deve agire in immersione, ma ne vale la pena per i loro colori e le loro forme che arricchiranno lo scenario dell’acquario rendendolo più reale e variopinto. Per il trasporto seguiremo i criteri adottati per i pesci, evitando che le scosse le danneggino: si possono incastrare i pezzi di roccia fra loro o, meglio ancora, isolare esemplare per esemplare in sacchetti di robusta plastica immerso in poca acqua.

PROSOBRANCHI:

POTASSIOLO:

PUNTAZZO PUNTAZZO:

RAIDI:

vedi Merluzzo.

vedi Sparidi.

vedi Razza.

sottoclasse dei Gasteropodi (vedi).

RAZZA:

della famiglia dei Raidi ha molteplici generi: Raja asterias (Razza stellata), R. batis (Razza bavosa), R. miraletus (Razza quattro occhi), R. clavata (Razza chiodata), etc. Ha forma quadrangolare fortemente appiattita, con bocca posta sul ventre liscio e chiaro e un dorso che termina a forma di codina con piccole pinne dorsali. Vive in fondali sabbiosi e melmosi molto profondi. Si può ospitare in acquario qualche piccolo esemplare, ma purtroppo restando a lungo insabbiate e immobili, ne godremo la vista solo raramente.

RICCIO DI MARE:

RONDINELLA:

ROSA DI MARE:

vedi Echinoidi.

vedi Chromis.

vedi Antozoi.

SALPA:

SARAGO:

vedi Sparidi.

vedi Sparidi.

Salpa

SARDA:

​Sardina, Sardinella, Alosa, Clupea. Della famiglia dei Clupeidi, sono importanti soprattutto dal punto di vista economico-alimentare e in special modo le aringhe (Clupea harengus).

SCAFOPODI:

classe dei Molluschi, non offrono interessi acquariologici poiché vivono a grandi profondità coperti totalmente da sedimenti fangosi.

SCARIDI:

famiglia squisitamente tropicale con un solo genere mediterraneo, lo Sparisoma cretese; detto anche Pesce Pappagallo, lo si trova solo nel Mediterraneo orientale e anche raramente, perciò, nonostante la sua notevole bellezza, per noi perde d’importanza.

SCIARRANO:

vedi Serranus.

SCIENIDI:

famiglia che comprende l’Ombrina (Umbrina cirrosa) e la Corvina o Corvo (Corvina nigra). Anche se sono pesci che ottimamente si adattano alla vita d’acquario sono di mole enorme e mal sopporterebbero il poco spazio a nostra disposizione, perciò solo se si è fortunati a catturarne piccoli esemplari ciò sarà possibile.

SCIFOZOI:

della classe dei Cnidari, sono le meduse più grandi e sono solo marine. Hanno grandi tentacoli con forte potere urticante pericoloso anche per l’uomo.

SCOMBRO:

SCORFANO:

vedi Aguglia.

vedi Scorpaena.

Scorfano

SCORPAENA:

genere della famiglia degli Scorpenidi comprendente la specie S. porcus, S. scrofa, S. loffei, S. notata etc. presenti anche nel Mediterraneo. Ad esempio lo Scorfano rosso (o Scorpaena scrofa o rossa) si può trovare da pochi centimetri a centinaia di metri di profondità, perfettamente immobile e mimetizzato con l’ambiente.  Ha il corpo pieno di protuberanze con larghe pinne pettorali, ampia bocca e forti spine che possono ferire dolorosamente chi li maneggia senza precauzione. Alcune specie tropicali addirittura possono provocare la morte dell’uomo che viene punto. Privi della vescica natatoria sono grossi predatori per cui si consiglia di farli convivere in acquari con altri pesci di mole leggermente superiore alla loro. Comunque, dopo un po’ si adatteranno a mangiare il cibo somministratogli da noi, diminuendo così la sua pericolosità predatoria. E’ simpatico averli come ospiti per la loro cangiante colorazione e per il modo buffo di nuotare, quasi a saltelli e come fossero ancorati al fondo, ma con scatti da veri sprinters.

Mimetismo di uno scorfano

SEPPIA:

Octopus vulgaris. Vedi Cefalopodi.

SERRANIDI:

famiglia composta da circa 400 specie carnivore. Sono pesci predatori ed abitano le coste rocciose. Vedi Serranus.

SERRANUS:

genere della famiglia dei Serranidi ha i rappresentanti ermafroditi. Hanno rilevanza acquariologica le specie: Serranus scriba, Serranus cabrilla e Serranellus hepatus. Sono piccoli Serranidi predatori e territoriali che popolano numerosi le coste superiori. E’ spiccata in loro una grande curiosità che ne determina il comportamento in acquario. Sono robusti e si pescano con lenza o nasse. Sono però predatori e territoriali e quindi se ne sconsigliano in acquario più di due esemplari.

Serranus cabrilla

SOGLIOLA:

vedi Soleidi.

SOLEIDI:

il genere più noto di questa famiglia dei nostri fondali sabbiosi è la Solea (sogliola) che ha numerose specie: S. vulgaris (Sogliola comune), S. variegata (Sogliola fasciata), S. ocellata (Sogliola occhiuta), S. solea, etc. Ha corpo piatto ovoidale con pinne tutt’attorno atte al movimento e al parziale insabbiamento nel fondale ove, mimetizzandosi, attende che la preda sia a tiro. Si cattura con ami, meglio ancora con reti. Piccoli esemplari possono sopravvivere a lungo in acquario con fondale sabbioso. Si nutrono di avanzi di cibo e altra microfauna, per cui sono ottimi pulitori.

SPADA ROSSA:

vedi Cepola rubescens.

Sarago

SPARIDI:

grossa famiglia formata da oltre cento specie, alcune delle quali bene si adattano alla vita d’acquario, come il Diplodus vulgaris, o Sarago comune, il Puntazzo puntazzo, il Diplodus annularis, il Diplodus sargus, le Occhiate (Oblada melanura), le Mormore (Lithognathus mormyrus), le Orate (Chrysophrys aurata), i Dentici (Dentex dentex), le Boghe (Boops boops), i Pagelli (Pagellus acarne) e i Pagri (Pagrus pagrus). Vivono lungo le coste rocciose e i moli e specie per gli esemplari più giovani la cattura con la lenza è assai facile. In acquario sono mobilissimi e si adattano subito a qualsiasi cibo. Tanto è il loro potere di adattamento che a volte, specie i saraghi, sono addirittura troppo prepotenti nei confronti degli altri ospiti fino al limite di doverli riportare in mare.

Occhiata: simpatico pesce argenteo, è un instancabile nuotatore

SPIGOLA:

​Labrax lupus della famiglia dei Serranidi (vedi Serranus). Di colore argenteo, può essere ospitata in acquario agevolmente in più di un esemplare purché di dimensioni contenutissime, perché aggressiva e voracissima. Grande nuotatrice, la vedremo sempre in movimento a mezz’acqua riflettendo a sprazzi lampi di luce. Accetta come cibo molluschi anche liofilizzati e quant’altro di commestibile le viene somministrato. E’ un pesce molto delicato, specie se giovane, perciò è necessario, durante il trasporto, trattarlo convenientemente.

La castagnola (sopra) e la cernia (a destra) sono due pesci che conducono vita in comune. La castanola infatti si trova quasi sempre in vicinanza della tana di una cernia

SPIROGRAFO:

vedi Anellidi policheti.

Painted - Yiruma
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I NOSTRI OSPITI (2)

OMBRINA:

L
M
N
O
P
R
S
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